L’ERRORE NELLA LEX SPECIALIS RICHIEDE LA RETTIFICA DEL BANDO

Consiglio di stato

Il Consiglio di Stato si è nuovamente pronunciato sulla necessità di rettificare il bando di gara nei casi in cui, a seguito di richiesta di chiarimenti, venga modificata la lex specialis.(C. Stato – sezione Terza – 07/01/2022, n. 64).

La vicenda che ha dato impulso all’ultima pronuncia riguardava una procedura di affidamento del servizio di gestione di un’attività all’interno di una struttura sanitaria. A seguito della richiesta di chiarimenti sui criteri di valutazione per l’aggiudicazione, la stazione appaltante aveva ridotto da quattro a tre i criteri di valutazione originariamente previsti nel bando; modificando, così, le previsioni originarie dello stesso e i parametri previsti dal capitolato e dal disciplinare.

E’ormai giurisprudenza consolidata che la modifica, a seguito di chiarimenti, degli atti di gara comporta un’illegittima disapplicazione della lex specialis (cfr., tra le tante, Cons. Stato, Sez. III, 27 dicembre 2019 n. 8873).

Nel caso di specie, come già in altre analoghe pronunce, la sentenza ribadisce che l’errore materiale contenuto nei criteri di valutazione avrebbe richiesto un’apposita rettifica del bando e del disciplinare di gara da parte della stazione appaltante, fatta con le stesse forme di detti atti, e non un semplice chiarimento, come invece avvenuto in concreto.

La sentenza, citando un’altra pronuncia del Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria, precisa che “in difetto di ciò non è consentito nemmeno all’amministrazione aggiudicatrice di disapplicare il regolamento imperativo della procedura di affidamento da essa stessa predisposto, ed al quale la stessa deve comunque sottostare”.

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